CONSIGLIO NAZIONALE GEOMETRI

41° CONGRESSO NAZIONALE

Napoli, 22-26 ottobre 1996

 

 

Egregio Presidente, Carissimi Colleghi,

Ascoltare le relazioni sugli argomenti oggetto dei nostri lavori è stato quanto di più appagante avrei potuto aspettarmi. Sono grato ai dotti relatori per le loro illuminanti disquisizioni che sicuramente saranno di aiuto a tutti noi nello svolgimento della nostra professione.

La nostra professione.

Io ritengo che la professione di Geometra sia la sola che abbia il vastissimo campo di azione che noi conosciamo, ma nello stesso tempo sia la più bistrattata; che per molti aspetti riserva grandi soddisfazioni, ma che per altrettanti ci mortifica nella dignità di uomini e di professionisti.

La nostra professionalità, a causa di competenze non chiaramente definite, è oggetto di vere e proprie aggressioni da parte dei tecnici laureati i quali, facendo leva sui limiti del corso di studi dei nostri istituti tecnici, si attribuiscono tutte le competenze possibili (anche quelle che per la loro natura sono riservate ai geometri) limitando in maniera vessatoria e tracotante il campo di azione della nostra categoria.

Il campo catastale, per esempio, è uno di quelli che, per le peculiarità della nostra professione, dovrebbe esserci riservato quasi totalmente, per non dire esclusivamente.

Purtroppo siamo costretti a subire le invasioni e gli sconfinamenti delle altre categorie che ci sottraggono lavoro e, talvolta, producono anche danni derivanti dalla mancanza di competenza specifica [mi riferisco, per esempio, alla scarsa dimestichezza che talune categorie hanno con gli strumenti topografici, anche se conoscono a memoria la teoria e addirittura la insegnano, ahimé, nelle nostre scuole].

Come se tutto ciò non bastasse, abbiamo anche il problema delle tariffe.

Pare che il Geometra libero professionista, pur esercitando in Italia, viva la sua vita in un altro mondo, nel quale gli effetti dell’inflazione non arrivano. Tant’è che le tariffe, già di per sè mortificanti nella loro consistenza, vengono aggiornate con una periodicità avvilente.

Faccio voti, quindi, affinché Questo Consiglio Nazionale si faccia promotore di una azione che fermamente condanni e stigmatizzi i continui attacchi provenienti dalle altre categorie professionali, si prodighi affinche venga fuori una legge [non iniqua e vaga come certi disegni già proposti] che definisca una volta per tutte quali sono le competenze dei Geometri e quali quelle dei tecnici laureati e, infine, eserciti le dovute pressioni affinché la nostra tariffa venga adeguatamente aggiornata con una periodicità che abbia un serio riferimento alla reale situazione economico-finanziaria del nostro paese.

Consentitemi, però, di ritornare sulle nostre competenze.

Siamo i migliori topografi del mondo, dopo gli olandesi; non lo diciamo noi, lo dicono i fatti: siamo ricercati in tutto il mondo: in Africa, in Asia, in America.

Perché non mettere a frutto questa nostra specializzazione ?

Mi permetto di avanzare una proposta che, eventualmente i Signori Consiglieri potranno far propria e tentare di concretizzare, magari con gli opportuni aggiustamenti.

Le mappe catastali di tutto il territorio nazionale sono quanto di più irreale possa esistere. Non hanno corrispondenza alcuna con le mappe aerofotogrammetriche.

Il Ministero delle Finanze, al quale appartiene l’ex Ufficio Tecnico Erariale, oggi UFFICIO DEL TERRITORIO, non è in grado di approntare mappe catastali aggiornate e lo sappiamo.

Dal 1988 ad oggi questo lavoro lo ha fatto fare a noi liberi professionisti: gratis!

E allora: il problema consiste nella necessità, da parte di tutti, di avere moderne mappe catastali aggiornate, ma che lo Stato non farà mai e che noi siamo in condizioni di fare, bene e in breve tempo.

Parliamo di entrare in Europa, senza avere le nostre carte territoriali aggiornate. E per «aggiornate» intendo carte catastali ove siano riportate tutte le opere pubbliche realizzate dal dopoguerra ad oggi (strade urbane ed extraurbane, acquedotti, elettrodotti, edifici pubblici, opere di bonifica), ove siano riportate le variazioni di percorso dei corsi d’acqua, le variazioni della costa marina e fluviale, le servitù di passaggio a favore di enti pubblici etc.).

Non è possibile entrare in Europa senza supporti tecnici adeguati; non è possibile progettare le opere (finanziate dalla Comunità Europea) che modificano il nostro territorio senza poter disporre di carte che lo riproducono seriamente; senza una carta amministrativa che riporta i vincoli esistenti sul territorio stesso (paesaggistici, storico-artistici, sismici, idro-geologici, vincoli Anas. delle FS, aeroportuali ecc.)

Disporre di carte aggiornate significherebbe anche poter sapere, per esempio, a quale regime sono assoggettate le singole aree, senza chiedere certificazioni a decine di Enti diversi.

Concludo, cari colleghi, proponendo che il Consiglio Nazionale si faccia promotore di una convenzione col Ministero delle Finanze per ridisegnare l'intero catasto nazionale in scala di 1:10.000, per esempio, [che è quella ormai più utilizzata] attraverso squadre provinciali che rilevino il territorio e trasferiscano il Catasto sulla base aerofotogrammetrica, con particolare riferimento alle proprietà pubbliche.

Provvederanno poi, eventualmente, i singoli Uffici del Territorio a produrre i 2.000 (operando sul 10.000 di base, su supporto informatico).

La convenzione verrebbe stipulata dal Presidente del Consiglio Nazionale che provvederebbe per il tramite dei Collegi [e dando lavoro a migliaia di colleghi] organizzando le squadre e indicando i sistemi di rilievo, di restituzione, di informatizzazione ecc.

Le carte così prodotte potrebbero essere vendute dal Ministero del Tesoro al privato su supporto tradizionale o magnetico, o affittate tramite internet o sistemi similari.

Siamo i migliori topografi del mondo, dicevo e proponiamo la redazione di uno strumento indispensabile per una nazione moderna; indispensabile per la pubblica amministrazione e per i privati (professionisti, progettisti, notai ecc.); ebbene, in un periodo compreso fra i tre e i cinque anni siamo in grado di produrre l'intera cartografia nazionale su supporto magnetico.

Il Presidente del Collegio

Geometra Salvatore Graceffo